Nel novembre del 1918, poco più di cento anni fa, si concludeva l’immane tragedia che i libri ricordano come “Prima Guerra Mondiale” o “Grande Guerra”.
E l’eco e il dolore non si erano ancora affievoliti quando, nel 1939, i principali stati mondiali ripiombarono nuovamente nella spirale di sangue e orrore generata da un nuovo conflitto mondiale.
Anche il pallone andò al fronte e le sue vicende e aneddoti si intrecciarono con quelle dei campi di battaglia. Il gioco del calcio rappresentò una fuga dalle atrocità, uno spiraglio di normalità e di svago per poter superare stenti e avversità in momenti tanto difficili.
In quei tempi bui il rapporto tra guerra e sport fu ancor più peculiare in Sicilia, in quanto venne fortemente caratterizzato e influenzato dalla sua insularità.
SCHEDA TECNICA
- Dimensione: 17X24
- Pagine: 216
- Prezzo: Euro 13,00
- ISBN: 9788899146788
Giovanni Di Salvo, (Palermo, 1979), ingegnere, saggista e scrittore. Sin dal 1994 entra nella redazione sportiva palermitana del quotidiano “La Sicilia” occupandosi di calcio dilettantistico, calcio giovanile, calcio femminile, arti marziali e scacchi. Conseguita nel 2004 la laurea in Ingegneria, per tre anni ricopre il ruolo di docente presso l’Università degli Studi di Palermo nelle facoltà di Medicina e di Scienze. A seguire vi è una collaborazione esterna, della durata biennale, presso l’Arpa Sicilia. Durante questo periodo è coautore di tre diverse pubblicazioni scientifiche sulla rivista “Il Bollettino degli Esperti Ambientali”. Attualmente svolge la libera professione e prosegue la sua collaborazione col quotidiano “La Sicilia”. A dicembre 2014 esce per la Geo Edizioni “Quando le ballerine danzavano col pallone”. Il testo narra, per la prima volta, la storia del calcio femminile e diventa un punto di riferimento per tutto il settore.
Per la collana UNASCI della Bradipolibri nel 2018 è stato pubblicato “Le pioniere del calcio. La storia di un gruppo di donne che sfidò il regime fascista”. L’opera ricostruisce dettagliatamente la nascita del calcio femminile in Italia avvenuta nel 1933 a Milano durante il periodo fascista.