Il 29 maggio 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles, prima della finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool, muoiono 39 tifosi bianconeri. Muoiono nel settore Z, schiacciati e soffocati dalla calca, sotto i colpi degli hooligans inglesi instupiditi dall’alcool, con la connivenza decisiva delle autorità e della polizia belghe, incapaci di prevedere e d’intervenire. Una tragedia annunciata che si abbatte con disperante drammaticità sul calcio come sport e sulle coscienze di tutti noi come uomini prim’ancora che come sportivi. Una ferita aperta e mai rimarginata, perché non si può e non si deve morire di calcio. Tutti hanno raccontato quello che è successo prima di Juventus-Liverpool, molti hanno raccontato il durante e il dopo, anche il proprio, ma nessuno s’è mai veramente addentrato nelle scomode verità. Gli effetti personali rubati, l’arroganza delle autorità, la lunga, faticosa e snobbata battaglia legale portata avanti dall’Associazione delle vittime, da Otello Lorentini che in Belgio ha perso il figlio Roberto. L’umanità calpestata di 39 famiglie tra meschinità d’ogni genere. Questo libro è un atto dovuto alla memoria e alla dignità di 39 persone che hanno perso la vita per assistere a una partita.
L’unico libro ufficialmente riconosciuto dall’Associazione familiari vittime Heysel
“Questo libro è prezioso e bellissimo. Lo è perché ci ammonisce a non dimenticare, e perché narra puntualmente e con notizie verificate tutto ciò che è accaduto; ma lo è anche perché è un libro d’inchiesta che ha dentro la passione del diario, della pagina biografica. Caremani dichiara che questo è il libro che non avrebbe voluto mai scrivere, eppure ciò che è avvenuto ha trasformato queste pagine nel “suo libro”.
Voglio bene a questo libro: è un grande atto d’amore verso trentanove innocenti, e un monito a non perdere la strada dell’umanità e della pietas.”
Dalla prefazione di Walter Veltroni
Disponibile anche in formato eBook su Amazon € 4,99
SCHEDA TECNICA
- Dimensione: 15X21
- Pagine: 248
- Prezzo: Euro 18,00
- ISBN: 9788896184240
- con fotografie
Francesco Caremani
@caremani, giornalista e comunicatore freelance, collabora, tra gli altri, con Il Foglio e Tuttosport. Ultimo lavoro pubblicato con Bradipolibri: «Il calcio sopra le barricate. 1968 e dintorni: l’Italia campione d’Europa». Terzo classificato agli Sport Media Pearl Awards 2015, prima edizione degli Oscar del giornalismo sportivo mondiale, nella categoria Writing Best Column. Premio OVERTIME 2016: «Un giornalismo coraggioso e di denuncia può rappresentare uno degli antidoti ai veleni del calcio. Lontano da logiche facili e comode, con le sue parole Francesco contribuisce a gettare il seme della vera cultura sportiva». Nato ad Arezzo il 30 novembre del ’69, sposato con Lucia, è padre di Alice e Alessia.
Per Bradipolibri ha pubblicato anche “Oltre il 90°, la vita di Flavio Falzetti”, “Heysel- le verità di una strage annunciata”, “Milan nel cuore” e “Nerazzurri siamo noi”.